PERCORSO EPILESSIA / Scuola
Scuola
ope_bambini
  1. Le crisi
  2. il sostegno educativo a fronte di difficoltà cognitive o/o relazionali

Questi sono i principali problemi che affrontiamo nell'integrazione scolastica.

Nell'amplissimo panorama delle distinte condizioni in cui le epilessie possono manifestarsi ed incidere sul quotidiano di un alunno, della sua famiglia e della sua comunità scolastica la prima cosa da ricercare è lo sviluppo di rapporto di fiducia tra la Famiglia e la Scuola.

L' inserimento scolastico del bambino con epilessia puo' andare incontro ad alcune difficolta' anche in considerazione dell' eta' d' esordio della malattia che si manifesta nel 70% dei casi in eta' prescolare e nel 30% in eta' scolare.

A volte, quando si tratta di assenze il disturbo puo' essere segnalato, per la prima volta, dall' insegnante. Vanno considerati inoltre gli aspetti psicologici, comportamentali e di rendimento scolastico in rapporto all' assunzione dei farmaci.

L' integrazione del bambino spesso e' complicata dal pregiudizio dell' insegnante dovuto alla scarsa informazione da cui deriva l' ansia del rapportarsi con il bambino e da un rifiuto, piu' o meno palese, con la conseguente emarginazione del bambino stesso ( casi individuali a prescindere dal grado di socializzazione).

Proprio per questo, molti genitori, preferiscono non segnalare il disturbo del loro bambino. In questi casi consigliamo i genitori di sollecitare le Associazioni regionali ad organizzare corsi di aggiornamento per gli insegnanti sia a livello provinciale che nelle singole scuole. I corsi devono essere tenuti da epilettologi, pedagogisti, psicologi ed insegnanti con esperienza in materia.

Dal punto di vista burocratico, premesse le certificazioni da parte dello specialista della diagnosi, terapia e considerazioni particolari sul bambino affetto da epilessia, con deficit associati, l' Amministrazione scolastica prevede un insegnante di sostegno disponibile per un numero di ore in rapporto alla gravita' del caso. Per coloro che sono affetti da epilessia senza altre complicazioni non e' previsto alcun aiuto, salvo il caso in cui venga accertato che l' assunzione della terapia comporti disturbi della concentrazione, memoria e comprensione.

Ad ogni modo sia che siano previste delle ore di sostegno per loro come per tutti gli allievi della scuola dell' obbligo, va programmato dai docenti un insegnamento individualizzato con obiettivi realmente raggiungibili da svolgere all' interno della classe o meno, a seconda di quanto concordato dal consiglio di classe.

Ricordando che grazie ad AICE si conseguì, per tutte le patologie, nel 2002, il primo protocollo per la Provincia di Bologna per la somministrazione dei farmaci a scuola ottenendo poi nel 2005 a livello nazionale le Raccomandazioni Ministeriali contenenti le Linee Guida per la somministrazione dei farmaci a scuolaper quanto riguarda l' assunzione non specialistica dei farmaci a scuola, la posologia e le scadenze dell' assunzione deve essere certificata dallo specialista e consegnata al medico scolastico che autorizzera' per iscritto gli insegnanti a far assumere le terapia al bambino.

Grazie a queste due vittorie AICE si sono evoluti recenti protocolli interistituzionali di più ampio respiro che, come quello della Regione Emilia-Romagna ed il conseguente della Provincia di Bologna, tutelano tale diritto anche in altri ambiti oltre quello scolastico. Protocollo AICE Bologna-USR per l'ER Ufficio V per corsi formativi per gli insegnanti di alunni con epilessia. Protocollo AICE Liguria-USR per la Liguria. FINALMENTE ORA E' DISPONIBILE FARMACO A SOMMINISTRAZIONE ORALE PER INTERROMPERE LE CRISI CONVULSIVE PROLUNGATE.

Per ogni alunno in situazione di handicap opera collegialmente il Gruppo operativo interprofessionale previsto dalla CM n° 258/83, costituito dal Direttore Didattico o Preside, dagli specialisti dell' USL, dagli operatori educativo-assistenziali e/o tecnici dell' Ente Locale.

Il Gruppo si riunisce in date prestabilite almeno tre volte l' anno. Ai sensi dell' art. 6 del DPR 24.2.94, alla stesura ed alla verifica del Profilo dinamico funzionale e del Progetto educativo personalizzato e' prevista la partecipazione della famiglia. Per ogni Circolo o Istituto e' costituito il Gruppo di lavoro previsto dall' art. 15, punto 2, della L. 104/92, con il compito di stimolare e coordinare i progetti e le azioni positive messe in atto da ogni unita' scolastica per favorire l' integrazione. Tale gruppo e' composto da: Direttore Didattico o Preside che lo presiede, 1 rappresentante dell' USL, 1 rapp. dell' Ente Locale, 1 rapp. dei docenti, 1 rapp. degli studenti ( scuole medie di II grado), 1 rapp. dei genitori di alunni con handicap o rapp. di Associazione da loro indicato e 1 rapp. dei genitori eletto nel Consiglio di Circolo

 

 

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