Lavoro |
Lavoro: destinato ai soggetti con epilessia Con l'introduzione della nuova Legge n.68/99 per il collocamento delle persone invalide sono cambiate parecchie cose e sono ancora in corso l'emanazione di direttive per la sua completa applicazione. Attendiamo il perfezionamento di questi atti per ridefinire questo tema. Contattaci direttamente: Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.
Non basta certo il rapporto tra tipo e numero di crisi per definire lo stato invalidante e la possibilita' di accesso al collocamento obbligatorio. Risulta evidente nella definizione di questa tabella il mancato coinvolgimento sia dell' Associazione sia della Lega Italiana contro l' Epilessia. Certamente necessita una sua revisione. (torna all'indice) Lavoro destinato ai datori di lavoro pubblici e privati Nella valutazione di un dipendente o in quella di un soggetto in cerca di lavoro, il datore di lavoro deve essere a conoscenza dei punti fondamentali riguardo l' epilessia ed il suo possibile impatto sull' esercizio del lavoro assegnato. I punti principali sono cosi' riassunti: 1) le crisi possono assumere diverse forme e molte persone subiscono solamente una crisi in tutta la loro esistenza, in tali situazioni l' epilessia non viene solitamente diagnosticata; 2) quando un soggetto e' colpito dalla prima crisi, possono aversi effetti negativi in termini di fiducia in sé stesso e la persona necessitare di un supporto psicologico e di un' istruzione riguardo l' epilessia; 3) in molti casi le crisi che si verificano con una certa frequenza possono essere completamente controllate attraverso un' appropriata terapia. Questa e' comunemente costituita dalla somministrazione di anti-epilettici (regolarmente e spesso per sempre); 4) gli anti-epilettici se propriamente prescritti non producono alcun effetto secondario comportante particolari conseguenze sulle prestazioni lavorative; 5) solamente in una minoranza di casi potranno presentarsi crisi sul lavoro o avere peggioramenti qualitativi delle prestazioni lavorative dovuti agli anti-epilettici; 6) in questi casi la valutazione di un medico esperto in epilessia potra' spesso portare miglioramenti nel controllo delle crisi e ridurre notevolmente questo tipo di problemi; 9) malattie, assenze ed incidenti sul lavoro non risultano essere piu' frequenti in soggetti epilettici che in altri lavoratori; 8) i lavoratori affetti da epilessia non necessitano di un particolare tipo di assicurazione. (torna all'indice)
Epilessia e Lavoro: destinato alle Organizzazioni Sindacali: Adattabilita' al tipo di lavoro scelto La maggior parte dei lavori puo' venire esercitata anche da soggetti epilettici. Quando una persona affetta da epilessia possiede i giusti requisiti e la necessaria esperienza, l' adattabilita' al lavoro dovrebbe normalmente essere scontata. Seguendo le linee indicate di seguito si dovrebbe riuscire ad assicurare che nessuna ingiusta restrizione sia imposta: a) qualora sia richiesto un parere medico circa l' adattabilita' di particolari lavori a soggetti epilettici, dovrebbe essere tenute in considerazione le caratteristiche del lavoro ed i fatti conosciti riguardo la malattia ed il verificarsi delle crisi; b) proibizioni senza valide motivazioni dovrebbero essere evitate; c) per quei lavori in cui e' risaputo esservi un rischio elevato a livello fisico per il lavoratore o per terze persone, le organizzazioni competenti dovrebbero essere sentite per riuscire a portare questo rischio potenziale ad un livello accettabile. Solamente in quelle situazioni nelle quali questo non puo' essere effettuato, restrizioni nell' assunzione possono essere giustificate. |