Crisi epilettica invito della LICE: I compagni devono uscire dall'aula! |
Se è sempre con grande piacere che assistiamo ad un sempre più interessato approssimarsi del mondo professionale ai percorsi inclusivi delle persone con epilessia, per scuola, lavoro etc. si rimane allibiti quando li si vede offrire un contributo formativo contrastante con quanto faticosamente conseguito, in questo caso, per l'inclusione scolastica degli alunni che manifestano crisi epilettiche.
Purtroppo abbiano notato ed ancor peggio ci hanno fatto notare alcuni insegnanti che in un recente contributo formativo della LICE, rivolto al mondo della scuola, basato su tre video di G. Assenza, O.Mecarelli e di T. Renzetti, in quest'ultimo, l'approccio è tutt'altro che inclusivo, deansificante e proattivo: "I compagni devono uscire dall'aula e se possibile allertare un secondo insegnante" Dopo oltre 30 anni di azione inclusiva AICE in favore degli alunni con epilessia ed in specie per quanti di loro manifestino le crisi ed, avendo proposto ed ottenuto le "Raccomandazioni Ministeriali per la somministrazione dei farmaci in orario scolastico del 2005", in particolare per quelli che necessitano di assistenza per interrompere quelle prolungate:
Dopo i premi AICE "6 con Noi" alle classi in cui gli alunni aiutavano il proprio compagno durante una crisi epilettica
Dopo i riconoscimenti Ministeriali per queste buone prassi
Dopo il riconoscimento del Presidente Sergio Mattarella "A chi si è fatto comunità per affrontare l'emergenza"
Invece d'invitare che la comunità scolastica elabori azioni solidaristiche, trasformando l'ansia e la paura in consapevoli gesti di solidarietà ... s'incrementa l'ansia e lo stigma. Il mondo professionale ha ancora molto da imparare dalla cultura inclusiva della scuola italiana. Si eviti di obbligare gli alunni ad uscire dalle classi quando un loro compagno manifesta una crisi epilettica e, magari prendendo esempio, da tante buone prassi, ci si apra alla cultura inclusiva dell'insegnante "Elena Cecchini"
simbolicamente premiata per le tante classi che aiutano un loro compagno in difficoltà.
|