Dal NEGAZIONISMO della guarigione nelle epilessie con autosmentite ad autorevoli riconoscimenti: ESISTE!
Qui riportiamo quanto portò AICE a battersi perchè i casi di guarigione da epilessie fossero riconosciuti e confronto con posizione negazionista sostenuta, tra gli altri, dal già presidente LICE Oriano Mecarelli che, il 12.03,2019 afferma in Senato verso il DdL 716 "... la parola guarigione, va tolta..." ed il 16.09.2019, si smentisce e viene smentito dal CD e CS LICE: "L'epilessia è una malattia cronica: di solito accompagna che ne soffre per tutta la vita; qualche volta però si può guarirne completamente." (validato dal Comitato Scientifico e dal Consiglio Direttivo della LICE... da lui stesso presieduto... smentendo, quindi, se stesso.)
Nuovamente smentito l'ex presidente LICE Oriano Mecarelli il 22.03.2022 dalla successiva presidente LICE Laura Tassi che al Tg2 Medicina 33 afferma "La chirurgia però è quella metodica che consente al paziente di guarire dall’epilessia che altrimenti cronica, si prolunga per tutta la vita."
Ulteriormente smentito sempre nel 2022 dalla stessa Commissione Farmaco della LICE che nella revisione del 2022 delle "Sospensione dei farmaci antiepilettici: Raccomandazioni LICE" riporta a pag. 1: "È importante considerare che, per definizione, l’epilessia non può essere considerata guarita fino a quando il paziente non è rimasto libero da crisi per almeno dieci anni di cui almeno 5 anni senza assunzione di una terapia anticrisi (Fisher et al., 2014)."
Permanentemente, a tutt'oggi, smentito dalla, pur contraddittoria, successiva presidente LICE Laura Tassi che sul sito dell'Ospedale Niguarda-Centro Munari per la chirurgia dell'epilessia e del parkinson assieme al suo nome si riporta anche come la guarigione sia frequente esito di tali interventi.
Riportiamo anche domande AICE fatte a professionisti e società e, se pervenute, loro risposte.
La motivazione strategica che spinse AICE a puntare sul riconoscimento dei casi di guarigione per conseguire la Piena Cittadinanza per tutti, fu che la discriminazione risultava più evidente e facile da rimuovere. Allora ignari che, per medicina difensiva, uno degli ostacoli si trovasse proprio in una limitata parte dei professionisti competenti per la cura della stessa patologia.
La lettera d) epilessia dell'Appendice II dell'art. 320 del DPR 495/1992 così recitava "La concessione di patente delle sole categorie A e B agli epilettici è consentita a soggetti che non presentino crisi comiziali da almeno due anni, indipendentemente dall'effettuazione di terapie antiepilettiche di mantenimento e controllo. Tale condizione dovrà essere verificata dalla commissione medica locale sulla base di certificazione, di data non anteriore a trenta giorni, redatta dal medico di fiducia o da uno specialista appartenente alle strutture pubbliche. La validità della patente non può essere superiore a due anni. Per la conferma e la revisione valgono le stesse modalità. La patente di guida delle categorie C, D, E non deve essere rilasciata né confermata ai candidati o conducenti in atto affetti o che abbiano sofferto in passato di epilessia."
GUARIRE era impossibile o meglio, NON CONCESSO !
Assicurati dal professor Raffaele Canger che il fenomeno potesse interessare almeno il 5% dei casi, procedemmo sino a conseguirne, grazie alla collaborazione con il medico legale Mario Spinelli e condivisione con il Ministro verso confusa proposta, pretesa "definitiva", di doppia guarigione da parte di esperti LICE (23.03.2010 - dr. Ettore Beghi e prof. Oriano Mecarelli), con storica conquista AICE, il riconoscimento con il DLgs 59 del 18 aprile 2011.
Una conquista che AICE ritiene doversi perfezionare nel riconoscimento in evidenza scientifica con certificazione medici specialista e verifica della Commissione di cui la L. 104/1992.
Posizione AICE, poi condivisa con la LICE, sino al 2012, con propria proposta di emendamento: "In sintesi l’emendamento proposto prevede, oltre al riconoscimento della guarigione affidato allo specialista e una serie di agevolazioni per i pazienti affetti da epilessia farmacoresistente, che: 1) sia istituita una commissione nazionale per l’epilessia alla quale siano chiamati a partecipare i rappresentanti della nostra società scientifica 2) siano istituiti corsi di perfezionamento in epilessia 3) sia definito, in merito alla patente, che l’epilettologo, a fronte di una epilessia che non consenta la guida, debba effettuare la comunicazione formale al paziente della sua inidoneità alla guida senza dover però trasmettere alcuna notifica agli organi pubblici." nella Proposta di Legge 2060/2009 ed ora riportata nel Disegno di Legge 716/2018 ora in esame al Senato.
Durante la fase di definizione della proposta base del DdL 716, relativamente il riconoscimento della guarigione, emerge, promuovendo azione divisiva in AICE, posizione negazionista incardinata nella figura dell'attuale presidente LICE. Cardine della posizione del presidente LICE è l'articolo di Robert S. Fisher "Una definizione clinico-pratica di epilessia" Epilepsia, 55(4):475–82, 2014 in cui si riporta:
Da semplice lettura, ma confermato anche da un autorevole autore dell'articolo, in esso:
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si contempla la guarigione, la cui definizione parrebbe rimandata a successiva, non ancora pervenuta, circostanza.
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si riportano percentuali di rischi di manifestare una crisi epilettica per alcune sindromi e/o intervalli di assenza di crisi in assenza di terapia, inferiore a quella mostrata dalla popolazione generale (il 5-6%)
La richiesta, evidentemente radicata in detto articolo, dell'ex presidente LICE Oriano Mecarelli di cancellare la parola guarigione, espressa in Senato il 13.03.2019, risulta recepita nel Ddl 1219 (Binetti ed altri) in cui, nella relazione si riporta: “Secondo il legislatore del 2011, la persona con epilessia libera da crisi epilettiche da dieci anni in assenza di terapia è da ritenersi guarita. Tuttavia in ambito scientifico il termine «guarigione» non trova applicazione; viene, invece, usato il termine «risoluzione» ma la relativa definizione non coincide con quella declinata nel decreto legislativo n. 59 del 2011." concretizzando il concetto nell'art. 4:
Art. 4. (Certificazione per la decadenza delle limitazioni e dei benefici derivanti dal precedente stato patologico) 1. In presenza di una certificazione rilasciata da un medico specialista in neurologia o disciplina affine che, in coerenza con le linee guida nazionali e internazionali, attesti che la persona certificata ha avuto una sindrome epilettica età-dipendente e ha superato l’età applicabile o che è rimasta libera da crisi negli ultimi dieci anni, in assenza di farmaci epilettici negli ultimi cinque anni, o che non assume farmaci antiepilettici e corre il rischio di ricorrenza di epilessia in misura sovrapponibile a quello della popolazione generale, decadono tutte le limitazioni derivanti dal precedente stato patologico e gli eventuali benefici alla stessa già concessi in dipendenza di quest’ultimo.
Evidente tale disposto risulta infondato e contraddittorio rispetto alla presunta fonte nella previsione che vengano a decadere limitazioni e benefici del precedente (e quindi superato? ndr) stato patologico a persona “che non assume farmaci antiepilettici e corre il rischio di ricorrenza di epilessia in misura sovrapponibile a quello della popolazione generale” quando, proprio detto articolo verso la “guarigione” propone il termine “risoluzione” in quanto: “La guarigione implicava il completo successo di alcuni trattamenti o il passare del tempo, con un rischio pari a quello della popolazione generale.”
In detto articolo, oltre a rimandare la definizione del concetto di guarigione, non viene negata ma rimandata ad altra occasione, risulta evidente il dibattere tale questione con una evidente carenza di dati in merito. Fatto sconcertante a fronte di almeno mezzo secolo di attività delle società professionali impegnate nell’epilessia.
AICE oltre a chiedere a tutte le società professionali sostegno a che l'epilessia divenga capitolo del Piano Nazionale della Cronicità ha è da sempre impegnata che sui dati si esca dalla genericità e, come conseguito dalla regione Emilia-Romagna sia realizzato Osservatorio e Registro sui dati sanitari e sociali dell'epilessia.
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Cosa dicono/dicevano gli esperti:
CERTO RILIEVO, anche per:
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il contestuale fallito tetativo di frazionamento di AICE
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le denunce penali contro la presidenza AICE ritortesi contro,
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e, soprattutto, l'impatto contro il DdL 716 inteso dare dal Presidente LICE Oriano Mecarelli in Senato il 12 marzo 2019, incardinando sull'articolo del Fisher, è l'attacco alle posizioni AICE in cui si afferma che da detto DdL "la parola guarigione va tolta":
il 12/03/2019, nell'audizione presso la 12a Commissione del Senato al 38'12'' del video afferma:"…però andrebbe tolto … proprio la parola guarigione va tolta, perché come dici tu (ndr. riferendosi alla senatrice Paola Binetti) non possiamo mai essere certi che magari dopo vent’anni il problema riesca fuori e… quando riesce fuori lo riaffronteremo. ..."
AFFERMAZIONE SMENTITA DA PARTE DELLO STESSO PRESIDENTE LICE ORIANO MECARELLI che,presiedendo il Consiglio Direttivo di tale Associazione e validato dal Comitato scientifico della LICE, il 16 settembre 2019, 189 giorni dopo, sostiene che dall'epilessia "qualche volta si può guarirne completamente".
Il
Ricomponendo graficamente ed in satira le dichiarazioni negazioniste del presidente LICE Oriano Mecarelli del 19 marzo 2019 ed i successive contenuti scientifici del 16 settembre 2019 validati dagli allora presidente del Comitato Scientifico LICE dr. Marco De Curtis e dalla vicepresidente LICE Laura Tassi, abbiamo prima smentita di quanto sostenuto in Senato dal professor Oriano Mecarelli da parte della sua stessa associazione.
UNA SECONDA SMENTITA giunge il 22 marzo del 2022 dalla dottoressa Laura Tassi divenuta, intanto, presidente LICE che, pur non dando risposta al nostro quesito AICE avanzatole il il 23 gennaio 2020, pubblicamente afferma al Tg2 Medicina 33, che con la chirurgia dell'epilessia si possa guarire
UNA TERZA SMENTITA, permane anche oggi 07/08/2023, sul sito dell'Ospedale Niguarda - Centro Munari Chirurgia dell'Epilessia e del Parkinson, sede di lavoro della presidente LICE Laura Tassi, in prima pagina ove si riporta, si auspica non a sua insaputa, il suo nome, tra l'altro si afferma:
Affermazioni ben confermate nella sucessiva pagina web in cui si riportano:
Se si riesce a individuare con precisione "l'epicentro" della crisi, la chirurgia riesce a liberare dall'epilessia circa il 70% dei pazienti; in certi casi, ad esempio per chi soffre di epilessia del lobo temporale, la proporzione di successi sale all'80-90%.
nell'opuscolo redatto da "Il personale del Centro di Chirurgia dell’Epilessia “Claudio Munari”"
... e ribaditi nell'opuscolo redatto da: "Il personale del Centro di Chirurgia dell’Epilessia “Claudio Munari”
UNA QUARTA SMENTITA giunge sempre nel 2022 dalla Commissione Farmaco della stessa Lega Italiana Contro l’Epilessia (Gaetano Zaccara, Emilio Russo, Angela La Neve, Antonietta Coppola, Simona Lattanzi) con la revisione de"Sospensione dei farmaci antiepilettici: Raccomandazioni LICE" in cui si riporta:
a pag 1 (... riferendosi e citando l'articolo del Fisher et al. 2014) ... Introduzione
Circa il 70% dei pazienti con epilessia ottiene la libertà da crisi con un adeguato trattamento farmacologico (Kwan e Brodie, 2000; Chen et al., 2018). In questi casi, si pone la domanda se e quando sia possibile sospendere il trattamento e se sì, quali condizioni lo consentono. È importante considerare che, per definizione, l’epilessia non può essere considerata guarita fino a quando il paziente non è rimasto libero da crisi per almeno dieci anni di cui almeno 5 anni senza assunzione di una terapia anticrisi (Fisher et al., 2014).
INDREDIBILE MA VERO...
GENNAIO 2023: ULTERIORE QUINTA SMENTITA...
meglio fermarci qui...
gennatio 2023 - Nel testo - solo in vendita - "Vivere con ... l'epilessia" a cura di Oriano Mecarelli e Laura Tassi, nel testo di:
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Francesca Bisulli "... Le cause delle Epilessie e i possibili fattori scatenanti o favorenti le crisi", a pagina 14, si riporta: "... Anche in questo caso è importante una diagnosi tempestiva perchè esistono terapie mirate come quelle basate sugli steroidi e sulle immunoglobuline endovena che, se iniziate precocemente, possono portare a un netto miglioramento del quadro clinico, raggiungendo anche la guarigione. ..."
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Laura Tassi "... Risoluzione o remissione delle Epilessie", a pag 61, si riporta: "... L'Epilessia è una malattia cronica e, tranne che in rare forme sindromiche benigne, non guarisce mai spontaneamente."
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2 febbraio 2024
https://www.rainews.it/rubriche/tg1medicina/video/2024/02/TG1-Medicina-del-11022024-b050235d-c613-4ecd-9641-5f97d34112cf.html
(voce fuori campo) A soffrirne 600.000 italiani, trattati con terapie sempre più personalizzate. Il 30% sono però farmacoresistenti e per loro tutto è più difficile.
(L.T.) Il paziente non saprà mai quando gli viene la crisi, questo vuol dire: non poter andare in giro da soli, non poter guidare la macchina per quanto riguarda gli adulti ed essere difficilmente assunti o a scuola per i bambini avere un trattamento che è molto diverso da quello dei compagni. Non possono andare in gita, non possono andare a casa degli amici.
(voce fuori campo) Pochi in questi casi possono essere operati
(L.T.) Per gli altri ci sono delle tecniche palliative, perché non guariscono, il paziente ma ne riducono la frequenza delle crisi, come la neuromodulazione la ancora più nota dieta chetogenica.
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(ndr: Affermare che a causa del manifestarsi di crisi non si possa andare in gita o... a casa degli amici è francamente stigmatizzante. Viceversa AICE è da sempre impegnata a garantire che, ad esempio, gli alunni con epilessia non subiscano discriminazioni per la partecipazione a gite, uscite didattiche o altro... magari meglio dire che ... a volte si è costretti ad intervenire verso limitati casi di discriminazione)
FRANCAMENTE E' DIFFICILE COMPRENDERE COME DA UNA PARTE, in specie verso la proposta AICE di riconoscimento dei pur limitati casi di guarigione, LA SI NEGHI, radicando il "proprio assoluto scientifico" su un testo (Robert S. Fisher "Una definizione clinico-pratica di epilessia" Epilepsia, 55(4):475–82, 2014) che precisa "L’identificazione delle circostanze in cui l’epilessia può essere considerata definitivamente guarita va oltre lo scopo di questo articolo." per poi SMENTIRSI RICONOSCENDOLA PUR PER ALCUNI CASI.
Vediamo cosa dicevano i ... negazionisti, ci pare in modo contraddittorio e confuso, circa la guarigione:
Laura Tassi - presidente LICE
Oriano Mecarelli - Presidente LICE:
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il 02/02/2015, ritenendo non si fosse dimenticato dell'articolo del Fisher, pubblicato l'anno prima, risponde così a due domande poste dal portale del MIUR ResearchItaly: Dall'epilessia si può guarire? È una domanda fondamentale. Alcune forme d'epilessia guariscono totalmente, anche spontaneamente, ma sono una percentuale esigua, intorno al 10 per cento, come ad esempio la forma di epilessia benigna dell'infanzia, che può sparire anche senza trattamento. Come vengono trattati generalmente i pazienti? Nel 50% dei casi l'epilessia può essere tenuta sotto controllo adeguatamente con i farmaci, che prevengono l'insorgenza delle crisi, ma quando se ne sospende l'assunzione si può incorrere in una recidiva. Circa il 30% dei pazienti risulta farmacoresistente. In alcuni casi è possibile intervenire con la terapia chirurgica, che può portare alla piena guarigione. Ma vi si sottopone soltanto un numero ristretto di pazienti: dobbiamo infatti constatare che su 30.000 casi operabili soltanto 300 arrivano in sala operatoria, per ragioni di ritrosia di fronte alla neurochirurgia e anche per un certo conservatorismo dei neurologi in merito a questa opzione
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Settembre 2015 – Accettato dal CD LICE gennaio 2016, ritenendo non si fossero dimenticati dell'articolo del Fisher, pubblicato l'anno prima, riporta nella "Proposta di attivazione di un Gruppo di Studio LICE in “Medicina Narrativa in Epilettologia” (proponente: Oriano Mecarelli)" che sia "Incentrata sull’idea che la guarigione non si completi con la somministrazione di un farmaco, ma con la restituzione al paziente della sua storia, la Medicina Narrativa esorta i professionisti sanitari ad abbandonare atteggiamenti distaccati e paternalistici a favore di una rinnovata attenzione alla soggettività dei pazienti."
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1 apr 2015 – Vivere con l'Epilessia - intervista con il Prof. Oriano Mecarelli, Responsabile dell’Ambulatorio per le Sindromi Epilettiche della UOC di Neurofisiopatologia del Policlinico Umberto I di Roma e Ricercatore a La Sapienza, Università di Roma https://www.youtube.com/watch?v=eH9Bhg4la2g Dal minuto 8:26, Rispondendo alla domanda “ Parliamo proprio di patente, quindi di guida, di motorino, di macchina… come ci si deve regolare?”, il Prof. Oriano Mecarelli riporta: “Allora la patente … La concessione della patente di guida alle persone con epilessia è regolata innanzitutto da una legge dello Stato italiano…”… “… La legge italiana è particolarmente evoluta … diciamo… rispetto a quella di altri stadi… stati, perché prevede addirittura un concetto di guarigione che per l’epilessia in genere non è mai contemplato …no… nell’immaginario collettivo c’è questa cognizione che dall’epilessia non si guarisca mai, però la legge italiana prevede però che dopo dieci anni senza crisi e senza terapia il paziente… il soggetto possa essere considerato guarito e non più soggetto a restrizioni. …” ... una dichiarazione che, sempre certi non si fosse dimenticato dell'articolo di Fisher, pur a fronte della data si crede non si tratti di un "pesce d'aprile".
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il 24 ottobre 2017 " ... è una malattia neurologica come tante altre, a volte molto grave ed anche difficile da trattare, spesso invece curabile e anche guaribile!"
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All'10/02/2020 - Giornata Internazionale per l'epilessia, risulta che nei documenti ufficiali della LICE, es. Percorsi Diagnostico-Terapeutici in Chirurgia dell'Epilessia, 2010 [ITA] sia contemplata la guarigione da epilessia.
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10 febbraio 2020 - Dai Comunicati LICE per la Giornata Internazionale per l'epilessia, viene riportato, es. da "Repubblica-08.02.2020"o "Libero-10.02,2020" che "... Sono i bambini i più colpiti dall’epilessia. Nei due terzi dei casi la malattia si manifesta prima della pubertà. Il 30% di tutte le epilessie è resistente ai farmaci: di queste solo il 10-15% può essere trattata con la chirurgia. In questo caso, prima si interviene più alta è la possibilità di guarigione."
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il 7/4/2020 Redazione OK-Salute - intervista al professor Oriano Mecarelli. Intervistatrice: Nei pazienti che rispondono bene ai farmaci, gli antiepilettici possono far guarire dall’epilessia? Mecarelli: Il discorso della guarigione dall’epilessia è un discorso molto difficile da fare, tanto che anche a livello internazionale si preferisce dire che in molti casi si arriva alla risoluzione della malattia, considerata quando a 10 anni non ci sono più crisi e da cinque anni non si assume più una terapia. Questa è la condizione che corrisponde al concetto di risoluzione che può essere un sinonimo di guarigioneSend an email
Ettore Beghi/Oriano Mecarelli - già Presidente LICE/ Presidente LICE
Ettore Beghi - già Presidente LICE
Giuseppe Gobbi - ex primario NPI H Maggiore Bologna - socio LICE
Umberto Aguglia - ex coordinatore Gruppo di Studio Epilessia SIN
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il 09/02/2017 sulla Gazzetta del Sud, riportato su sito LICE, compare dichiarazione del Prof. Umberto Aguglia, che si ritiene non si fosse dimenticato dell'articolo del Fisher, pubblicato tre anni prima, "Di epilessia si può guarire e la patologia non comporta sempre una disabilità, che è riservata ad una quota minoritaria."
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il 13/02/2017 su comunicato SIN per la Giornata Internazionale dell'Epilessia compare "Va premesso - dichiara il Prof. Umberto Aguglia, Coordinatore Gruppo di Studio Epilessie SIN, Professore Ordinario di Neurologia presso l’Università Magna Graecia di Catanzaro e Direttore del Centro Regionale Epilessie presso il G.O.M. Bianchi Melacrino Morelli Reggio Calabria – che esistono alcune epilessie dell’età infantile, cosiddette benigne o autolimitantesi, per le quali la terapia può essere evitata e la guarigione avviene spontaneamente, con la “maturazione” cerebrale.
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il 14/02/2019 nelle Considerazioni sul DdL 716 consegnate durante l'audizione della 12a Commissione del Senato riporta: "Art. 1 Riconoscimento della guarigione delle persone affette da epilessia - Commi 1-3 - § Considerazione: da abolire per intero. Vale precisare che non esistono criteri internazionali e condivisi sul concetto scientifico di "guarigione" dall'epilessia, con l’unica eccezione delle epilessie età-dipendenti ad evoluzione favorevole. L’assenza di crisi da oltre 10 anni in pazienti che non assumono terapia anti epilettica da almeno 5 anni non garantisce l’avvenuta “guarigione” da un punto di vista scientifico. Esistono infatti forme di “oligoepilessia” in cui la frequenza delle crisi, pur in assenza di terapia, è molto rara e può superare i 10 anni. Per tali motivi, lo specialista si troverebbe nell'impossibilità di emettere, secondo scienza e coscienza, un certificato che attesti l’avvenuta “guarigione” al di fuori delle epilessie età dipendenti ad evoluzione favorevole. Il D.lgs. n. 59/2011 contempla la guarigione finalizzandola però al rilascio della patente di guida. L'applicazione del citato D.lgs 59/2011 spetta ad un'apposita Commissione. Non si comprende, quindi, la necessità di ribaltare ad un'altra Commissione l'applicazione della norma, innescando così una complicazione a discapito del paziente."
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Ad OGGI - comunque al 24/03/2020 - sul sito https://www.professoreumbertoaguglia.it/epilessia - si riporta "Una vera guarigione può avvenire in modo spontaneo, con tempi e probabilità diverse secondo i differenti tipi di epilessia. In particolare, la probabilità di guarire è molto alta quando ci si trova davanti alle cosiddette “forme idiopatiche benigne dell’infanzia”, ovvero come vengono definite in epilettologia le epilessie focali e generalizzate che possono anche non richiedere alcun trattamento e che comunemente scompaiono con l’adolescenza, poiché la predisposizione a sviluppare crisi epilettiche dipende in questo caso dall'immaturità del cervello. I bambini affetti da questo tipo di epilessia hanno in genere un normale sviluppo fisico e intellettivo; fin dall'esordio della malattia, i genitori possono essere rassicurati sul suo andamento benigno."... come pure... "Alcune di queste epilessie refrattarie possono giovarsi (e persino guarire) in seguito alla terapia chirurgica, con la quale viene rimosso il “focolaio epilettogeno”, cioè la zona del cervello da cui partono le crisi."... come pure... "Depressione, epilessia, emicranie, cefalee, ictus e sclerosi multipla: come curarle in Calabria - Rivolgersi a un neurologo esperto per la diagnosi e il trattamento di problematiche neurologiche come la depressione, l’epilessia, la cefalea, l’ictus e la sclerosi multipla è essenziale per portare davvero a una guarigione definitiva. Presso gli studi medici di Reggio Calabria e Catanzaro del Prof. Umberto Aguglia potrete sottoporvi a visite specialistiche complete e ricevere una terapia personalizzata."
Paola Binetti - senatrice XVIII Legislatura - e coofirmatari DdL 1219
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il 14/01/2009 l'onorevole Paola Binetti è la 8a firmataria tra gli 80 deputati che presentano la PdL 2060 "Norme per il riconoscimento della guarigione e per la piena cittadinanza e l’integrazione sociale delle persone affette da epilessia" ve si riporta all'ART. 1. (Riconoscimento della guarigione).
1. La persona, gia` affetta da uno stato patologico invalidante, la cui guarigione è certificata da un medico specialista e accertata dalla competente commissione medico-legale di cui all’articolo 4 della legge 5 febbraio 1992, n. 104, e` considerata clinicamente guarita.
2. A seguito dell’accertamento della guarigione, effettuato ai sensi del comma 1, decadono tutte le limitazioni derivanti dal precedente stato patologico.
3. Alla persona la cui guarigione è stata accertata ai sensi del comma 1 non possono essere richieste dichiarazioni riferite al precedente stato patologico, ne´ possono essere operate nei suoi confronti discriminazioni da esso derivanti.
4. Le limitazioni alla liberta` personale previste dalla legislazione vigente in conseguenza di uno stato patologico possono essere applicate solo a seguito di una specifica certificazione medica che, con riferimento alla singola persona, attesta la sussistenza dello stato patologico.
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il 03/11/2011 presentando PdL 4753 nella relazione introduttiva riporta "Infatti, a prescindere dai pregiudizi storici e da ipotesi nate quando la malattia non era spiegabile dalle conoscenze scien- tifiche, circa l’80 per cento delle epilessie vanno incontro a guarigione."
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il 19/12/2012 presso la 12a Commissione della Camera, nella Discussione e conlusione della risoluzione "7-01075 Binetti: Iniziative volte a rimuovere le discriminazioni e a favorire la piena integrazione delle persone con epilessia." "Evidenzia quindi i passaggi principali della risoluzione, che prende in considerazione sia i casi di persone guarite dall’epilessia, che si aggira intorno al sessanta per cento del totale, grazie a trattamenti farmaceutici adeguati, al fine di fare decadere tutte le limitazioni e le discriminazioni legate alla precedente condizione di malattia ivi comprese le dichiarazioni, ora obbligatorie, riferite alla precedente condizione, sia il restante trenta per cento di soggetti che presentano farmaco-resistenza, affinché essi possano avere accesso a terapie adeguate anche sotto il profilo chirurgico e possano contare sulla neces- saria assistenza medica senza incorrere in inutili e faticose trafile burocratiche."
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il 19/12/2012 la 12a Commissione della Camera, approva la risoluzione "7-01075 Binetti: Iniziative volte a rimuovere le discriminazioni e a favorire la piena integrazione delle persone con epilessia." in cui si riporta "La XII Commissione, premesso che: è interesse diffuso e condiviso, oltre che obiettivo lungamente atteso dalle persone affette da epilessia e dalle loro famiglie, il potenziamento delle norme riguardanti il riconoscimento della guarigione delle persone affette da epilessia, per poter garantire un pieno riconoscimento dei loro diritti sul piano dell’integrazione sociale."... come pure.... "Esistono poi delle epilessie con una prognosi buona, come la maggioranza delle epilessie, che possono avere non solo una completa remissione ma per le quali si può anche programmare la sospensione della terapia quando si sia arrivati alla guarigione." ... come pure... "A tutti deve apparire chiaro che di epilessia si guarisce: almeno nel 60 per cento dei casi, e questa percentuale può crescere con il miglioramento delle conoscenze scientifiche."
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il 19/12/2012 sul sito dell'Unione dei Democratici Cristiani e dei Democratici di Centro si riporta: "Binetti infine spera che “nella prossima legislatura, con la collaborazione del prossimo ministro della Salute, questi impegni trovino piena attuazione in risposta alle lunghe attese di tutte le persone che presentano epilessia e che una volte guarite hanno diritto a non subire piu’ discriminazioni di sorta”.
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il 15/03/2013 è 1a firmataria dellla PdL 96 "Disposizioni per il riconoscimento dei diritti delle persone affette da epilessia" in cui si riporta "Infatti, a prescindere dai pregiudizi storici e da ipotesi nate quando la malattia non era spiegabile dalle conoscenze scientifiche, circa l’80 per cento delle epilessie vanno incontro a guarigione."
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il 15/03/2013 all'articolo ART. 2. della PdL 96 "Disposizioni per il riconoscimento dei diritti delle persone affette da epilessia" riporta "(Destinatari). 1. La presente legge si applica: a) alle persone affette da epilessia certificata da un medico specialistico; b) alle persone affette da epilessia farmaco-resistenti; c) alle persone di cui è stata certificata la guarigione dall’epilessia."
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il 04/04/2019 nella relazione introduttiva il DdL 1219 "Disposizioni in favore delle persone affette da epilessia", si riporta "Oltre un terzo delle persone con epilessia non risponde a nessuna delle terapie farmacologiche attualmente disponibili (epilessia farmacoresistente) e, se si escludono le risoluzioni della patologia conseguenti alla terapia neurochirurgica o le guarigioni delle rare forme benigne età dipendenti, si può affermare che la vera e propria guarigione dall’epilessia è un concetto difficilmente proponibile."
Antonino Romeo - LICE - SINP
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Quale esempio di confusione sull'uso del termine guarigione si riporta dichiarazione del professor Antonino Romeo dello scorso 2014 riportando immagini riassuntive e collegamento all'intervista che le originano.
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Testo a cui ci si riferisce: "Antonino Romeo: L’ottanta percento delle persone affette da epilessia guarisce, guarisce con i farmaci, ci sono altre alternative alle terapie farmacologiche come la chirurgia o altre opzioni farmacologiche per i casi farmacoresistenti. Quello che ci interessa è soprattutto dare una buona qualità della vita a questi malati. Ancora si vive di retaggi e di pregiudizi che ci portano spesso a situazioni di tanti a.. di tanti secoli fa."
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collegamento: https://www.youtube.com/watch?v=6uHo2KCAUt0
Quelli riconoscenti, ci pare in modo puntuale, la guarigione:
Roberto Michelucci - Giornata Internazionale dell'epilessia - febbraio 2015 - già Presidente LICE
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Intervistato da PharmaStarTV - 7:20 - dichiara "... Non è una malattia incurabile, e quindi epilessia non vuol dire una malattia per la quale non c'è niente da fare. La diagnosi spesso porta a dei programmi di terapia ben precisi, alla possibilità di controllo in elevata percentuale di casi e in molte situazioni anche la guarigione."
LINEE GUIDA "Il trattamento dell’epilessia in età pediatrica" - Gennaio 2017
SOCIETA' SCIENTIFICHE Federazione Italiana Medici Pediatri Chiamenti G. (Presidente) Flori V. (Rappresentante Delegato) Guarnieri M. (Rappresentante Delegata) Società Italiana di Farmacologia Mugelli A. (Presidente Eletto) Corradetti R. (Rappresentante Delegato) Desaphy J.F. (Rappresentante Delegato) De Sarro GB. (Rappresentante Delegato) Spina E. (Rappresentante Delegato) Simonato M. (Rappresentante Delegato) Società Italiana di Medicina di Emergenza e Urgenza Ruggieri M.P. (Presidente) Pepe G. (Rappresentante Delegato) Società Italiana di Medicina di Emergenza e Urgenza Pediatrica Lubrano R. (Presidente) Società Italiana di Neurologia Provinciali L. (Presidente) Aguglia U. (Rappresentante Delegato) Società Italiana di Neurologia Pediatrica Falsaperla R. (Presidente) Belcastro V. (Rappresentante Delegato) Società Italiana di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza Costantino A. (Presidente) Dalla Bernardina B. (Past President) Guerrini R. (Coordinatore Sezione di ‘Neurologia’) Società Italiana di Pediatria Villani A. (Presidente) Da Dalt L. (Consigliere) Vitali Rosati G. (Presidente Regionale SIP Toscana) - ASSOCIAZIONI A TUTELA DELLE PERSONE CON EPILESSIA Associazione Italiana Contro l’Epilessia Pesce GB. (Presidente) Albini L. (Rappresentante Delegata) Associazione Italiana Sindrome di Dravet Onlus Brambilla I. (Presidente) CDKL5 Insieme verso la cura Onlus Fumagalli O. (Presidente) Pasqualetto U. (Rappresentante Delegato) Federazione Italiana Epilessie Cervellione R. (Presidente) Borroni S. (Rappresentante Delegata) Sofia F. (Rappresentante Delegata) Insieme per la Ricerca PCDH19 Onlus Squillante F. (Presidente) ESPERTI INDIPENDENTI Biermann K.P. (Infermiere, AOU Meyer – Firenze) Bottini G. (Neuropsicologa, Università degli Studi di Pavia) Darra F. (Neuropsichiatra Infantile, Azienda Ospedaliera Integrata – Verona) De Masi S. (Epidemiologo, AOU Meyer – Firenze) Di Simone L. (Farmacista, AOU Meyer – Firenze) Ferrari A.R. (Neuropsichiatra Infantile, IRCCS Stella Maris – Calambrone, PI) Fontana E. (Neuropsichiatra Infantile, Azienda Ospedaliera Integrata – Verona) Fusco L. (Neurologa, IRCCS Bambino Gesù – Roma) Granata T. (Neuropsichiatra Infantile, IRCCS Besta – Milano) Lucenteforte E. (Biostatistico, Neurofarba – Firenze) Ragona F. (Neuropsichiatra Infantile, IRCCS Besta – Milano) Resti M. (Pediatra, AOU Meyer – Firenze) Rosati A. (Neurologa, AOU Meyer – Firenze) Scarpa P. (Neuropsicologa, Centro di Neuropsicologia Cognitiva, ASST Niguarda – Milano) Sicca F. (Neuropsichiatra Infantile, IRCCS Stella Maris – Calambrone, PI) Specchio N. (Neurologo, IRCCS Bambino Gesù – Roma) Tassi L. (Neurologa, Ospedale Niguarda – Milano) Veggiotti P. (Neuropsichiatra Infantile, IRCSS Mondino – Pavia) Vigevano F. (Neurologo, IRCCS Bambino Gesù – Roma) ANALISI E VALUTAZIONE DELLA LETTERATURA Biermann K.P.1 , Caputo D.2 , De Masi S.1 , Doccini V.3 , Ferrari AR.4 , Fontana E.2 , Granata T.5 , Ilvento L.3 , Matricardi S.5 , Mingarelli A.2 , Montomoli M.3 , Pellacani S.4 , Pontrelli G.6 , Pugi A.1 , Rizzi R.3 , Ronzano N.4 , Rosati A.3 , Serino D.6 , Sicca F.4 , Specchio N.6 , Valvo G.4 1 Clinical Trial Office, AOU Meyer – Firenze 2 Neuropsichiatria Infantile, Azienda Ospedaliera Integrata – Verona 3 Centro di Eccellenza in Neuroscienze, AOU Meyer – Firenze 4 Neuropsichiatria Infantile, IRCCS Stella Maris – Calambrone (PI) 5 Neuropsichiatria Infantile, IRCCS Besta – Milano 6 Neuropsichiatrica Infantile, IRCCS Bambino Gesù – Roma REVISORI ESTERNI Addis A. (Farmacologo, Dipartimento di Epidemiologia del Servizio Sanitario Regionale – Regione Lazio) Avanzini G. (Primario emerito dell’Istituto Nazionale Neurologico “Carlo Besta” di Milano; Past President International League Against Epilepsy)
Marco de Curtis -
Marco de Curtis - Direttore UO epilettologia clinica Istituto Besta Milano
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il 6 gennaio 2020, intervistato dal TG2 Medicina33 dichiara - 5:44 - "’L'intervento chirurgico può essere estremamente importante riconoscere la condizione in cui è necessario, perché è un tipo di trattamento estremamente efficace che in alcuni casi specifici può portare alla guarigione nel 70-80% dei casi e quindi può rendere non più necessaria la terapia epilettica."
Paolo Tinuper - Professore Associato di Neurologia del Dipartimento di Scienze Biomediche e Neuromotorie dell'Università di Bologna, oltre che Direttore del Programma Epilessia dell'IRCCS dell'Ospedale Bellaria
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Dichiarazione all' AE per la Giornata Internazionale dell'epilessia 14.02.2022 - "E 'necessario ricercare sempre di più una medicina di precisione, individuando anche attraverso gli studi di genetica, terapie innovative per curare alcune particolari forme di epilessia. Inoltre, nei pazienti in cui è possibile, l'intervento chirurgico porta a probabilità di guarigione molto maggiori rispetto ai farmaci".
Giuliano Avanzini - Primario emerito I Istituto Neurologico C. Besta di Milano
Emilio Franzoni - Presidente SINP
Renzo Guerrini - Vice Presidente SINPIA
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il 19/03/2019, nelle Considerazioni sul DdL 716 consegnate durante l'audizione della 12a Commissione del Senato riporta: "In riferimento a quest’ultimo punto: la guarigione dall'epilessia, ritengo precisare che come in molti altri processi patologici, quelli che sottendono un’epilessia possono concludersi con la remissione e anche la completa guarigione che va intesa in questo caso come la cessazione dell'aumentato rischio di ricorrenza di crisi che torna entro i limiti di quello della popolazione generale. E' bene ricordare che la guarigione, come sopra definita è la regola in alcune forme comuni nel bambino tra cui l’Epilessia del bambino con punte centro-temporali che costituisce il 15-25% delle epilessie del bambino tra 4 e 12 anni (Cavazzuti 1980, Panayiotopoulos 1999, Watanabe 2004, Dalla Bernardina et al 2005). Altre forme comuni a guarigione certa è sono l’Epilessia Assenze del Bambino e l’Epilessia occipitale del bambino a esordio precoce che costituisce il 6% delle epilessie del bambino tra 1 e 15 anni (Panayiotopoulos 1989). Altre forme meno comuni a guarigione certa sono l'Epilessia benigna familiare infantile (Caraballo et al 2003) e l'Epilessia benigna infantile con punta-onda della linea mediana in sonno (Capovilla e Beccaria 2000). La percentuale di guarigione da epilessia in età pediatrica (in cui si verifica il primo picco di massima incidenza di epilessia) è stimata come superiore al 30%. In altre epilessie ad occorrenza frequente la guarigione non è la regola, ma si verifica in una alta percentuale: fino al 60% nell’ epilessia assenze (Loiseau et al 1983). In tutte le altre forme, la guarigione è possibile, ma la probabilità è assai più bassa e la diagnosi certa di epilessia guarita deve essere valutata caso per caso.
Antonio de Poli - Senatore XVIII Legislatura
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Il 23 marzo 2018 il Senatore Antonio Poli presenta il Disegno di Legge n. 116 "Disposizioni per il riconoscimento dei diritti delle persone affette da epilessia" (riproponendo testo, già presentato nelle precedenti Legislature, in cui l'introduzione è tutta basata su riferimenti alla LICE). In tale testo, tra l'altro, si riporta: "Un passo importante verso il riconoscimento dei diritti delle persone affette da epilessia è stato fatto con il decreto legislativo 18 aprile 2011, n. 59, in materia di patente di guida. Si tratta, a prescindere dalleapplicazioni pratiche del decreto legislativo, di una grande novità nel campo della clinica dell’epilessia, poiché finalmente, e dopo non pochi analoghi tentativi non andati a buon fine, il paziente affetto da epilessia ha acquisito il «diritto alla guarigione»"
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nello stesso testo si riporta ancora: "Infatti, a prescindere dai pregiudizi storici e da ipotesi nate quando la malattia non era spiegabile dalle conoscenze scientifiche, circa l’80 per cento delle epilessie vanno in contro a guarigione."
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e ancora: "Alcune forme di epilessia idiopatica con esordio proprio nel corso dell’infanzia e dell’adolescenza sono assolutamente benigne. Esse si verificano tipicamente in soggetti per altro completamente sani e spesso guariscono o si attenuano nell’adulto."
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e ancora: "Per superare ogni altra discriminazione in merito, il presente disegno di legge in esame rileva la necessità del riconoscimento dei casi di guarigione, condizione scontata per alcune sindromi, più o meno frequente in altre, tuttora irraggiungibile in altre ancora. "
FOREP
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(permane al 15.01.20223 sito http://www.forep.it/epilessia/che-cose-lepilessia/infanzia-e-adolescenza/epilessie-idiopatiche/)
Le epilessie dell’infanzia e dell’adolescenza - Epilessie idiopatiche
Le forme idiopatiche, sia parziali che generalizzate, sono accomunate dalla presenza di una elevata familiarità per epilessia, da un andamento età-correlato, dalla normalità dello sviluppo psicomotorio all’esordio, dalla negatività delle indagini neuroradiologiche, da una risposta in genere buona alla terapia farmacologica e da una tendenza alla guarigione spontanea con la crescita del bambino.
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(permane al 15.01.20223 sito http://www.forep.it/forep/centro-per-la-chirurgia/)
Il Centro per la chirurgia dell’epilessia del Neuromed di Pozzilli
Il Centro è nato dall’osservazione, nel Servizio per l’Epilessia del Dipartimento di Scienze Neurologiche della Sapienza Università di Roma/Policlinico Umberto I, di un numero elevato di pazienti con epilessie poco sensibili alla terapia farmacologica.
Il Servizio di Roma, essendo una struttura di terzo livello, cui accedono pazienti in larga parte già osservati e trattati in altre sedi, ha il poco invidiabile privilegio di accogliere pazienti “difficili”, con forme di epilessia che non rispondono alle usuali terapie. La verifica della scarsa risposta ai farmaci tradizionali, la constatazione che trattamenti con farmaci di nuova sintesi portava alla guarigione non più del 5-10% dei casi già trattati in altre sedi, e la osservazione che l’aggiunta di un terzo o quarto farmaco portava a un aumento degli effetti collaterali, magari con una riduzione del numero delle crisi ma raramente alla sospensione delle crisi, ci ha spinti a studiare altre soluzioni. La strategia chirurgica è parsa subito l’alternativa più convincente.
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La terapia chirurgica - di Giancarlo Di Gennaro, Vincenzo Esposito, Mario Manfredi e Pierpaolo Quarato
http://www.forep.it/epilessia/come-si-cura/terapia-chirurgica/
Introduzione - .... Obiettivo assistenziale primario è la selezione, tra i pazienti affetti da epilessia parziale, dei candidati a un intervento chirurgico di resezione dell’area corticale cerebrale sede dell’origine della scarica elettrica critica, mirando alla guarigione dalla malattia ed alla definitiva sospensione della terapia farmacologica. ...
Intervento chirurgico: (chirurgia “curativa” e chirurgia “palliativa”) e verifica dei risultati - ...
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L’intervento chirurgico ideale ha come obiettivo l’asportazione della lesione, la rimozione totale dell’area epilettogena, la disattivazione delle aree e dei circuiti coinvolti dalla crisi e il rispetto delle aree “eloquenti”, in modo da estinguere la fonte e la diffusione dei fenomeni epilettici senza interferire con le funzioni cerebrali. Un risultato del genere significa per il paziente guarigione totale delle crisi, interruzione della terapia farmacologica, riconquista di una esistenza normale: nessun’altra strategia terapeutica consente al momento attuale questo risultato. ...
A seguito dell'immediato emergere della posizione negazionista la guarigione nelle epilessie, AICE chiese con nota del 23/09/2018 a tutte le società scientifiche afferenti il mondo dell'epilessia chiarimenti circa l'uso del termine guarigione verso quello di risoluzione.
AICE dalla SINP - Società Italiana di Neurologia Pediatrica, riceve:
A seguito di ciò AICE, allegando la Mozione SINP, chiede intorno al 23/01/2020, a diversi professionisti ed in riferimento a quanto da loro sostenuto per l'esistenza dell'epilessie se corrisponda al vero e, su quanto pubblicato sui relativi siti non possa palesare ingannevole pubblicità nel caso si sostenga la risoluzione. Al monento si riceve da:
il 02/02/2020 dichiarazione del professor Giangennaro Coppola riconoscente la guarigione in casi di epilessia;
il 04/02/2020 dichiarazione del professor Federico Vigevano riconoscente la guarigione in casi di epilessia
il 07/02/2020 dichiarazione del professor Pasquale Striano riconoscente la guarigione in casi di epilessia
Siamo, pertanto, particolarmente interessati per l'aspetto legato alla chirurgia dell'epilessia, ed in attesa delle risposte al nostro quesito della dottoressa Laura Tassi, del dottor Giancarlo Di Gennaro e del dottor Giorgio Lo Russo (risposta).
Il 03/10/2022 il dottor Federico Dono - SIN - Centro Epilessie, Università “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara - dichiara sulla pagina Facebook della Società Italiana di Neurologia: 0:13/1:30 “Oggi l’epilessia può essere curata in circa l’80% dei casi. Esistono prima di tutto delle forme di epilessia dette auto-liminanti nei quali presentano un particolare esordio nell’età pediatrica e successivamente una risoluzione autonoma prima dell’età adulta. Queste forme di epilessia, molto frequentemente, non necessitano di un trattamento farmacologico specifico. Tuttavia altre forme di epilessia, che possono presentare un esordio sia in età pediatrica che in età adulta, necessitano di un trattamento anti-crisi specifico. Questo trattamento deve essere assunto tutti i giorni per diversi anni in base alla gravità del quadro clinico. Questi farmaci, in circa il 60/70% dei casi possono determinare una totale libertà dalle crisi epilettiche. Dopo circa due anni dall’assunzione del trattamento anticrisi-specifico ed in assenza di recidiva critica può essere presa in considerazione una prima riduzione e successiva sospensione del trattamento anti-crisi. (1:22/1:30)Se una persona con epilessia non presenta crisi epilettiche per almeno 10 anni di cui 5 anni in assenza di trattamento anti-crisi specifico può essere considerata guarita dall’epilessia. Proteggi il tuo cervello, affidati al neurologo |