RICERCA: Finanziati 2 progetti |
Due i progetti di ricerca finanziati per 40mila € Ciò per segnalare il particolare interesse di AICE-FIRE per lo sviluppo di dispositivi di preallerta delle crisi (1) confermando il sostegno per comprendere e sconfiggere la farmaco-resistenza (2). Dr. Valentina Franco - Microvesicles and exosomes MiRNAs profiling for the early identification of patients with pharmacoresistant epilepsy - € 20.000,00 - (1) Dr. Gabriele Ruffolo - Cytokines as modulators of neurotransmission in drug-resistant epilepsies - € 20.000,00 - (2)
La scelta operata dall'AICE-FIRE, d'indirizzarsi anche verso il sostegno alla ricerca per disposti predittivi le crisi, è stata determinata dalla necessità, a fronte della persistente alta percentuale dei casi di farmaco-resistenza (oltre il 40%). Una persistenza che anche dagli obbiettivi previsti per i prossimi 10 anni dall'IGAP (90% - 80% - 70%) non sembra ipotizzare sostanziali mutamenti di questa condizione.
Il 90% di tutte le persone con epilessia sia consapevole della propria diagnosi di disturbo cerebrale curabile, con l’aumento della consapevolezza pubblica e professionale sulla patologia; con una miglior diagnosi migliorata grazie alla formazione e reti specialistiche potenziate; con la comprensione che l’epilessia è un disturbo del cervello curabile superando una dannosa mitologia. Non si confondano i dispositivi di allerta con quelli di preallerta. I primi si attivano, pur ancora con molte criticità, al manifestarsi di crisi già conclamate, gli atri si vorrebbe si attivassero con un giusto intervallo di tempo che permetta alla persona di mettersi in sicurezza ed allertare terzi. Tali dispositivi, certamente non risolutivi, offrirebbero a quanti in farmaco-resistenza, uno strumento per mettersi in sicurezza e migliorare di molto, nonostante le crisi, il proprio quotidiano. Su tale campo, molto spazio viene occasionalmente preso da lanci di notizie relative ad allerte prodotte da cani. A fronte di prime notizie su casi "spontanei" sono seguiti progetti specifici di addestramento. AICE, già impegnata a sostenere famiglie che stanno sperimentando dispositivi di allerta, segue e sostiene queste iniziative. Un sostegno che tende a far convergere in studi scientifici tutte le possibilità di preavviso.
Il progetto: Uno studio pilota finalizzato allo sviluppo di uno strumento per la precoce identificazione di pazienti con epilessia focale farmacoresistente. Sviluppo del progetto: Valuteremo potenziali biomarcatori di farmacoresistenza confrontando le differenze tra pazienti farmacoresistenti e farmacoresponsivi utilizzando dati derivati dalla caratterizzazione di esosomi e microvescicole e miRNA associati in campioni di plasma, insieme a variabili sierologiche e cliniche. Potenzialità del Progetto: Nel complesso, lo studio ha il potenziale di portare a nuovi paradigmi che potrebbero (i) accrescere la nostra comprensione dei meccanismi associati alla farmacoresistenza; (ii) migliorare la gestione dei pazienti di nuova diagnosi; (iii) facilitare lo sviluppo di trattamenti innovativi mirati a correggere i meccanismi di farmacoresistenza, compresi i meccanismi coinvolti nell'epilettogenesi e nella progressione della malattia. Progetto - Presentazione in italiano per pubblico non professionaleDr. Gabriele Ruffolo - Cytokines as modulators of neurotransmission in drug-resistant epilepsies L’ Epilessia è un disordine neurologico cronico che colpisce più di 70 milioni di persone nel mondo. Fino a un terzo di queste persone viene definita “farmacoresistente”, ovvero i farmaci antiepilettici attualmente disponibili in commercio non riescono a controllare le loro crisi, che possono presentarsi quotidianamente e risultare invalidanti. Ricerche recenti hanno dimostrato che per essere in grado di trattare anche questa fetta di pazienti è necessario esplorare nuovi approcci terapeutici, che differiscano da quelli “tradizionali”, come ad esempio nel caso dei derivati della cannabis (come il cannabidiolo), che sono stati sperimentati con successo nel trattamento di epilessie pediatriche come ad esempio la sindrome di Dravet e la sindrome di Lennox-Gastaut. In questo progetto, abbiamo intenzione di seguire una strada che potrebbe portare allo sviluppo di nuove terapie nell’ epilessia ovvero lo studio di come le citochine, mediatori endogeni dell’infiammazione, possono modificare la funzione dei recettori inibitori ed eccitatori del nostro cervello usando una tecnica, il microtrapianto di membrane, che permette lo studio di tessuti umani tramite il solo materiale chirurgico che viene isolato durante interventi di chirurgia dell’epilessia.
I risultati che produrremo serviranno a gettare le basi per il futuro trasferimento di questa conoscenza fisiopatologica alla pratica clinica.
|