Qui riportiamo quanto portò AICE a battersi perchè i casi di guarigione da epilessie fossero riconosciuti e confronto con posizione negazionista sostenuta, tra gli altri, dal presidente LICE Oriano Mecarelli. Riportiamo anche domande AICE fatte a professionisti e società e, se pervenute, loro risposte.
.gif)
La motivazione strategica che spinse AICE a puntare sul riconoscimento dei casi di guarigione per conseguire la Piena Cittadinanza per tutti, fu che la discriminazione risultava più evidente e facile da rimuovere.
La lettera d) epilessia dell'Appendice II dell'art. 320 del DPR 495/1992 così recitava "La concessione di patente delle sole categorie A e B agli epilettici è consentita a soggetti che non presentino crisi comiziali da almeno due anni, indipendentemente dall'effettuazione di terapie antiepilettiche di mantenimento e controllo. Tale condizione dovrà essere verificata dalla commissione medica locale sulla base di certificazione, di data non anteriore a trenta giorni, redatta dal medico di fiducia o da uno specialista appartenente alle strutture pubbliche. La validità della patente non può essere superiore a due anni. Per la conferma e la revisione valgono le stesse modalità. La patente di guida delle categorie C, D, E non deve essere rilasciata né confermata ai candidati o conducenti in atto affetti o che abbiano sofferto in passato di epilessia."
GUARIRE era impossibile o meglio, NON CONCESSO ! Assicurati dal professor Raffaele Canger che il fenomeno interessasse circa il 5% dei casi, conseguimmo, grazie alla collaborazione con il medico legale Mario Spinelli e condivisione con il Ministro verso confusa proposta, pretesa "definitiva", di doppia guarigione da parte di esperti LICE (23.03.2010 - dr. E. Beghi e prof. O. Mecarelli), con storica conquista AICE, il riconoscimento con il DLgs 59 del 18.4.11. Una conquista che AICE ritiene doversi perfezionare nel riconoscimento in evidenza scientifica con certificazione medici specialista e verifica della Commissione di cui la L. 104/1992.
Posizione AICE, poi condivisa con la LICE, sino al 2012, con proprio emendamento: "In sintesi l’emendamento proposto prevede, oltre al riconoscimento della guarigione affidato allo specialista e una serie di agevolazioni per i pazienti affetti da epilessia farmacoresistente, che: 1) sia istituita una commissione nazionale per l’epilessia alla quale siano chiamati a partecipare i rappresentanti della nostra società scientifica 2) siano istituiti corsi di perfezionamento in epilessia 3) sia definito, in merito alla patente, che l’epilettologo, a fronte di una epilessia che non consenta la guida, debba effettuare la comunicazione formale al paziente della sua inidoneità alla guida senza dover però trasmettere alcuna notifica agli organi pubblici." nella Proposta di Legge 2060/2009 riportata nel Disegno di Legge 716/2018 ora in esame al Senato.
Durante la fase di definizione della proposta base del DdL 716, relativamente il riconoscimento della guarigione, emerge, promuovendo azione divisiva in AICE, posizione negazionista incardinata nella figura dell'attuale presidente LICE. Cardine della posizione del presidente LICE è l'articolo di Robert S. Fisher "Una definizione clinico-pratica di epilessia" Epilepsia, 55(4):475–82, 2014 in cui si riporta:
Cosa dicono gli esperti: CERTO RILIEVO, anche per fallito frazionamento in AICE e, soprattutto, l'impatto contro il DdL 716 inteso dare dal Presidente LICE Oriano Mecarelli in Senato il 12 marzo 2019, incardinando sull'articolo del Fisher, è l'attacco alle posizioni AICE in cui si afferma che "la parola guarigione va tolta":
.gif)
RISULTA LA SMENTITA DA PARTE DELLO STESSO PRESIDENTE LICE ORIANO MECARELLI che, presiedendo il Consiglio Direttivo di tale Associazione e sostenuto dal Comitato scientifico della stessa, il 16 settembre 2019, 189 giorni dopo, sostiene che dall'epilessia "qualche volta si può guarirne completamente".
il.gif)
.gif)
Di seguito riportiamo le singole posizioni espresse dagli esperti negazionisti, ci pare in modo contraddittorio e confuso, circa la guarigione:
LICE e FEL

Oriano Mecarelli - Presidente LICE:
-
il 02/02/2015, ritenendo non si fosse dimenticato dell'articolo del Fisher, pubblicato l'anno prima, risponde così a due domande poste dal portale del MIUR ResearchItaly: Dall'epilessia si può guarire? È una domanda fondamentale. Alcune forme d'epilessia guariscono totalmente, anche spontaneamente, ma sono una percentuale esigua, intorno al 10 per cento, come ad esempio la forma di epilessia benigna dell'infanzia, che può sparire anche senza trattamento. Come vengono trattati generalmente i pazienti? Nel 50% dei casi l'epilessia può essere tenuta sotto controllo adeguatamente con i farmaci, che prevengono l'insorgenza delle crisi, ma quando se ne sospende l'assunzione si può incorrere in una recidiva. Circa il 30% dei pazienti risulta farmacoresistente. In alcuni casi è possibile intervenire con la terapia chirurgica, che può portare alla piena guarigione. Ma vi si sottopone soltanto un numero ristretto di pazienti: dobbiamo infatti constatare che su 30.000 casi operabili soltanto 300 arrivano in sala operatoria, per ragioni di ritrosia di fronte alla neurochirurgia e anche per un certo conservatorismo dei neurologi in merito a questa opzione.

-
1 apr 2015 – Vivere con l'Epilessia - intervista con il Prof. Oriano Mecarelli ... https://www.youtube.com/watch?v=eH9Bhg4la2g Dal minuto 8:26, Rispondendo alla domanda “ Parliamo proprio di patente, quindi di guida, di motorino, di macchina… come ci si deve regolare?”, il Prof. Oriano Mecarelli riporta: … "La legge italiana è particolarmente evoluta … diciamo… rispetto a quella di altri stadi… stati, perché prevede addirittura un concetto di guarigione che per l’epilessia in genere non è mai contemplato …no… nell’immaginario collettivo c’è questa cognizione che dall’epilessia non si guarisca mai, però la legge italiana prevede però che dopo dieci anni senza crisi e senza terapia il paziente… il soggetto possa essere considerato guarito e non più soggetto a restrizioni. …” ... una dichiarazione che, sempre certi non si fosse dimenticato dell'articolo di Fisher, pur a fronte della data si crede non si tratti di un "pesce d'aprile".
-
il 24 ottobre 2017 " ... è una malattia neurologica come tante altre, a volte molto grave ed anche difficile da trattare, spesso invece curabile e anche guaribile!"

-
il 12/03/2019, nelle Considerazioni sul DdL 716 consegnate durante l'audizione della 12a Commissione del Senato riporta "Ad esempio, l’ultimo report ufficiale dell’ILAE (la Federazione delle Società Scientifiche internazionali di cui LICE fa parte) non si esprime sulla possibilità di “guarigione” dall’epilessia (se non per alcune forme benigne età- dipendenti ben conosciute) preferendo in generale parlare di epilessia “risolta” quando le persone sono libere da crisi da almeno 10 anni e non assumono più farmaci da almeno 5 anni (Fisher RS et al, Epilepsia 2014; 55: 475-82)."
-
il 12/03/2019, nell'audizione presso la 12a Commissione del Senato al 38'12'' del video afferma:"…però andrebbe tolto … proprio la parola guarigione va tolta, perché come dici tu (ndr. riferendosi alla senatrice Paola Binetti) non possiamo mai essere certi che magari dopo vent’anni il problema riesca fuori e… quando riesce fuori lo riaffronteremo. ..."
-
il 7/6/ giugno 2019, il 42° Congresso Nazionale LICE viene inaugurato dal presidente LICE con lo scrittore Carlo Carofiglio che presenta il proprio libro "Le tre del mattino" dichiarando "non è un libro su una malattia, ma su una guarigione”.
-
All'10/02/2020 - Giornata Internazionale per l'epilessia, risulta che nei documenti ufficiali della LICE, es. Percorsi Diagnostico-Terapeutici in Chirurgia dell'Epilessia, 2010 [ITA] sia contemplata la guarigione da epilessia.
-
10 febbraio 2020 - Dai Comunicati LICE per la Giornata Internazionale per l'epilessia, viene riportato, es. da "Repubblica-08.02.2020"o "Libero-10.02,2020" che "... Sono i bambini i più colpiti dall’epilessia. Nei due terzi dei casi la malattia si manifesta prima della pubertà. Il 30% di tutte le epilessie è resistente ai farmaci: di queste solo il 10-15% può essere trattata con la chirurgia. In questo caso, prima si interviene più alta è la possibilità di guarigione."
-
il 7/4/2020 Redazione OK-Salute - intervista al professor Oriano Mecarelli. Intervistatrice: Nei pazienti che rispondono bene ai farmaci, gli antiepilettici possono far guarire dall’epilessia? Mecarelli: Il discorso della guarigione dall’epilessia è un discorso molto difficile da fare, tanto che anche a livello internazionale si preferisce dire che in molti casi si arriva alla risoluzione della malattia, considerata quando a 10 anni non ci sono più crisi e da cinque anni non si assume più una terapia. Questa è la condizione che corrisponde al concetto di risoluzione che può essere un sinonimo di guarigioneSend an email
Ettore Beghi/Oriano Mecarelli - già Presidente LICE/ Presidente LICE
Ettore Beghi - già Presidente LICE
Umberto Aguglia - ex coordinatore Gruppo di Studio Epilessia SIN
Paola Binetti - senatrice XVIII Legislatura - e coofirmatari DdL 1219
-
il 14/01/2009 l'onorevole Paola Binetti è la 8a firmataria tra gli 80 deputati che presentano la PdL 2060 "Norme per il riconoscimento della guarigione e per la piena cittadinanza e l’integrazione sociale delle persone affette da epilessia"
-
il 03/11/2011 presentando PdL 4753 nella relazione introduttiva riporta "Infatti, a prescindere dai pregiudizi storici e da ipotesi nate quando la malattia non era spiegabile dalle conoscenze scien- tifiche, circa l’80 per cento delle epilessie vanno incontro a guarigione."
-
il 19/12/2012 presso la 12a Commissione della Camera, nella Discussione e conlusione della risoluzione "7-01075 Binetti: Iniziative volte a rimuovere le discriminazioni e a favorire la piena integrazione delle persone con epilessia." "Evidenzia quindi i passaggi principali della risoluzione, che prende in considerazione sia i casi di persone guarite dall’epilessia, che si aggira intorno al sessanta per cento del totale, grazie a trattamenti farmaceutici adeguati, al fine di fare decadere tutte le limitazioni e le discriminazioni legate alla precedente condizione di malattia ivi comprese le dichiarazioni, ora obbligatorie, riferite alla precedente condizione, sia il restante trenta per cento di soggetti che presentano farmaco-resistenza, affinché essi possano avere accesso a terapie adeguate anche sotto il profilo chirurgico e possano contare sulla neces- saria assistenza medica senza incorrere in inutili e faticose trafile burocratiche."
-
il 19/12/2012 la 12a Commissione della Camera, approva la risoluzione "7-01075 Binetti: Iniziative volte a rimuovere le discriminazioni e a favorire la piena integrazione delle persone con epilessia." in cui si riporta "La XII Commissione, premesso che: è interesse diffuso e condiviso, oltre che obiettivo lungamente atteso dalle persone affette da epilessia e dalle loro famiglie, il potenziamento delle norme riguardanti il riconoscimento della guarigione delle persone affette da epilessia, per poter garantire un pieno riconoscimento dei loro diritti sul piano dell’integrazione sociale."... come pure.... "Esistono poi delle epilessie con una prognosi buona, come la maggioranza delle epilessie, che possono avere non solo una completa remissione ma per le quali si può anche programmare la sospensione della terapia quando si sia arrivati alla guarigione." ... come pure... "A tutti deve apparire chiaro che di epilessia si guarisce: almeno nel 60 per cento dei casi, e questa percentuale può crescere con il miglioramento delle conoscenze scientifiche."
-
il 19/12/2012 sul sito dell'Unione dei Democratici Cristiani e dei Democratici di Centro si riporta: "Binetti infine spera che “nella prossima legislatura, con la collaborazione del prossimo ministro della Salute, questi impegni trovino piena attuazione in risposta alle lunghe attese di tutte le persone che presentano epilessia e che una volte guarite hanno diritto a non subire piu’ discriminazioni di sorta”.
-
il 15/03/2013 è 1a firmataria dellla PdL 96 "Disposizioni per il riconoscimento dei diritti delle persone affette da epilessia" in cui si riporta "Infatti, a prescindere dai pregiudizi storici e da ipotesi nate quando la malattia non era spiegabile dalle conoscenze scientifiche, circa l’80 per cento delle epilessie vanno incontro a guarigione."
-
il 15/03/2013 all'articolo ART. 2. della PdL 96 "Disposizioni per il riconoscimento dei diritti delle persone affette da epilessia" riporta "(Destinatari). 1. La presente legge si applica: a) alle persone affette da epilessia certificata da un medico specialistico; b) alle persone affette da epilessia farmaco-resistenti; c) alle persone di cui è stata certificata la guarigione dall’epilessia."
-
il 04/04/2019 nella relazione introduttiva il DdL 1219 "Disposizioni in favore delle persone affette da epilessia", si riporta "Oltre un terzo delle persone con epilessia non risponde a nessuna delle terapie farmacologiche attualmente disponibili (epilessia farmacoresistente) e, se si escludono le risoluzioni della patologia conseguenti alla terapia neurochirurgica o le guarigioni delle rare forme benigne età dipendenti, si può affermare che la vera e propria guarigione dall’epilessia è un concetto difficilmente proponibile."
Antonino Romeo - LICE - SINP
-
Quale esempio di confusione sull'uso del termine guarigione si riporta dichiarazione del professor Antonino Romeo dello scorso 2014 riportando immagini riassuntive e collegamento all'intervista che le originano.
-
Testo a cui ci si riferisce: "Antonino Romeo: L’ottanta percento delle persone affette da epilessia guarisce, guarisce con i farmaci, ci sono altre alternative alle terapie farmacologiche come la chirurgia o altre opzioni farmacologiche per i casi farmacoresistenti. Quello che ci interessa è soprattutto dare una buona qualità della vita a questi malati. Ancora si vive di retaggi e di pregiudizi che ci portano spesso a situazioni di tanti a.. di tanti secoli fa."
-
collegamento: https://www.youtube.com/watch?v=6uHo2KCAUt0

ora i pareri di quelli riconoscenti, ci pare in modo puntuale, la guarigione:
Giuliano Avanzini - Primario emerito I Istituto Neurologico C. Besta di Milano
Emilio Franzoni - Presidente SINP
Renzo Guerrini - Vice Presidente SINPIA
-
il 19/03/2019, nelle Considerazioni sul DdL 716 consegnate durante l'audizione della 12a Commissione del Senato riporta: "In riferimento a quest’ultimo punto: la guarigione dall'epilessia, ritengo precisare che come in molti altri processi patologici, quelli che sottendono un’epilessia possono concludersi con la remissione e anche la completa guarigione che va intesa in questo caso come la cessazione dell'aumentato rischio di ricorrenza di crisi che torna entro i limiti di quello della popolazione generale. E' bene ricordare che la guarigione, come sopra definita è la regola in alcune forme comuni nel bambino tra cui l’Epilessia del bambino con punte centro-temporali che costituisce il 15-25% delle epilessie del bambino tra 4 e 12 anni (Cavazzuti 1980, Panayiotopoulos 1999, Watanabe 2004, Dalla Bernardina et al 2005). Altre forme comuni a guarigione certa è sono l’Epilessia Assenze del Bambino e l’Epilessia occipitale del bambino a esordio precoce che costituisce il 6% delle epilessie del bambino tra 1 e 15 anni (Panayiotopoulos 1989). Altre forme meno comuni a guarigione certa sono l'Epilessia benigna familiare infantile (Caraballo et al 2003) e l'Epilessia benigna infantile con punta-onda della linea mediana in sonno (Capovilla e Beccaria 2000). La percentuale di guarigione da epilessia in età pediatrica (in cui si verifica il primo picco di massima incidenza di epilessia) è stimata come superiore al 30%. In altre epilessie ad occorrenza frequente la guarigione non è la regola, ma si verifica in una alta percentuale: fino al 60% nell’ epilessia assenze (Loiseau et al 1983). In tutte le altre forme, la guarigione è possibile, ma la probabilità è assai più bassa e la diagnosi certa di epilessia guarita deve essere valutata caso per caso.
A seguito dell'immediato emergere della posizione negazionista la guarigione nelle epilessie, AICE chiese con nota del 23/09/2018 a tutte le società scientifiche afferenti il mondo dell'epilessia chiarimenti circa l'uso del termine guarigione verso quello di risoluzione.
AICE dalla SINP - Società Italiana di Neurologia Pediatrica, riceve:
A seguito di ciò AICE, allegando la Mozione SINP, chiede intorno al 23/01/2020, a diversi professionisti ed in riferimento a quanto da loro sostenuto per l'esistenza dell'epilessie se corrisponda al vero e, su quanto pubblicato sui relativi siti non possa palesare ingannevole pubblicità nel caso si sostenga la risoluzione. Al monento si riceve da:
il 02/02/2020 dichiarazione del professor Giangennaro Coppola riconoscente la guarigione in casi di epilessia;
il 04/02/2020 dichiarazione del professor Federico Vigevano riconoscente la guarigione in casi di epilessia
il 07/02/2020 dichiarazione del professor Pasquale Striano riconoscente la guarigione in casi di epilessia
Siamo, pertanto, interessati per l'aspetto della chirurgia dell'epilessia, ed in attesa delle risposte della dottoressa Laura Tassi, del dottor Giancarlo Di Gennaro, quella del dottor Giorgio Lo Russo (risposta). |